DOTT. GIOVANNI MASELLA
Odontoiatria e Protesi Dentaria

Ortodonzia

L’ortodonzia è quella branca dell’ odontoiatria che studia le diverse anomalie della posizione, costituzione e sviluppo dei denti e delle ossa mascellari. Essa ha lo scopo di prevenire, eliminare o attenuare tali anomalie, mantenendo o riportando gli organi della masticazione e il profilo facciale nella posizione più corretta possibile; inoltre il trattamento ortodontico può avere l’obiettivo di migliorare l’armonia del volto del paziente e di garantire la stabilità nel tempo dei risultati ottenuti.

La cura delle dismorfosi facciali ha radici molto antiche, basti pensare al tentativo di correggere la ipermandibulia (III Classe scheletrica) della famiglia regnante degli Asburgo. Ma è solo agli inizi del Novecento che negli USA si classifica il problema con senso critico e scientifico; infatti con E. Angle, in base alla posizione relativa dei primi molari permanenti (superiori e inferiori) che si distinguono le malocclusioni in tre classi.
La I Classe dentale è la più rappresentata nella popolazione nord-europea (vichinghi); la II Classe dentale è la più rappresentata nella popolazione indoeuropea dove il baricentro del corpo sta davanti e la mandibola cresce e si sviluppa in posizione distale rispetto al cranio; la III Classe dentale (Asburgo)si riscontra prevalentemente nelle razze asiatiche con diverse tipologie e associazioni di ipersviluppo mandibolare e iposviluppo mascellare.

La terapia ortodontica si basa sull’impiego di apparecchi, fissi o removibili, che producono movimenti guidati dei denti e modificazioni delle strutture scheletriche (ossa della faccia) e dei tessuti di sostegno del dente (gengiva ed osso alveolare). I primi vengono cementati ai denti, i secondi li applica e rimuove il paziente. Gli apparecchi fissi possono essere di diversi tipi: di metallo, estetici oppure sotto forma di mascherine invisibili secondo la tecnica Invisalign.

Un trattamento ortodontico è sempre seguito da un periodo di contenzione, con l’obiettivo di favorire la stabilità a lungo termine della correzione. Ciononostante possono esserci, nel tempo, una volta interrotta la contenzione, recidive del trattamento. Frequentemente questa evenienza è collegata all’eruzione dei denti del giudizio.
Il momento migliore per iniziare un trattamento ortodontico nel bambino è variabile e spesso dipende dalla gravità della malocclusione.

È buona norma portare per la prima volta il bambino ad una visita ortodontica a quattro anni di età per poter trattare precocemente malocclusioni scheletrico-dentali: situazioni in cui si rileva un problema scheletrico che può complicarsi con la crescita (ad esempio il morso incrociato con latero-deviazione funzionale della mandibola o le terze classi scheletrico-funzionali), o in presenza di abitudini viziate quali la deglutizione infantile.

Casi clinici – Ortodonzia

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